Da Gabriele Salari il
08/09/2013 7.39
Si è chiusa la Mostra del Cinema di Venezia che ho potuto seguire per la prima volta dall'inizio alla fine. All'inizio con irritazione per una scelta di film molto orientata a mostrare violenza, orrori e perversioni un po' con la pretesa che comunque è arte. Ieri però ha trionfato la normalità così ben espressa da SACRO GRA. Quel raccordo che – come diceva Renato Nicolini e lo ha ricordato l'autore del documentario in conferenza stampa - “non ha nessun ruolo se non nascondere le contraddizioni della città”. La crisi del Paese, è stato detto, è innanzitutto crisi di identità e di umanità, e i protagonisti di questo documentario ne hanno da vendere. Ecco perché l'ho amato e lo trovo affine ai ragionamenti che facciamo da anni, anche se av ...
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